A Fort Lauderdale caos per lo sbarco dei passeggeri di Allure of the seas, causato dalle direttive di protezione dei confini di Donald Trump
Tra le realtà del mondo crociera, esistono casi in cui le navi vengono interamente noleggiate da agenzie viaggi di settore o altre realtà commerciali, per crociere a tema o aziendali.
Proprio ieri una delle navi gemelle più grandi del mondo, Allure of the seas di Royal Caribbean, è rientrata a Fort Lauderdale da una crociera gay di sette giorni, noleggiata da Atlantis, si tratta di un appuntamento annuale molto seguito e di successo.
Ciò che fa notizia però, non è la particolare tipologia di crociera, ma il caos che si è creato al momento dello sbarco. A bordo tra le migliaia di passeggeri, vi erano anche possessori di carta verde, provenienti dai 7 paesi musulmani citati nell’ordine esecutivo, a protezione dei confini degli Stati Uniti, del Presidente Trump.
Il Comandante di Allure ha ricevuto l’ordine imperativo di sbarcare per primi tutti i possessori di carta verde, vi ricordo che quel documento rende cittadini statunitensi, e di farli passare al controllo di polizia. Questa procedura è stata scioccante per tutti e la notizia si è diffusa presto per tutta la nave.
Quando anche tutti gli altri passeggeri hanno ottenuto l’ordine di sbarco, per solidarietà verso coloro che a terra erano stati messi sotto ordine di fermo, si è svolta una protesta generale che ha creato scompiglio al terminal crociere di Fort Lauderdale. Nessuno voleva lasciare il porto senza la rassicurazione che lo avrebbero potuto fare anche i loro compagni di viaggio.
Non si conosce il numero delle persone fermate, ma fa molto riflettere la decisione del Presidente, se mai queste persone rischiassero di essere estradate nei loro paesi di origine rischierebbero moltissimo, perchè il loro orientamento sessuale in quelle nazioni viene considerato un crimine.
Non si sa nemmeno se questa procedura sia stata richiesta anche per i membri dell’equipaggio, ne sapremo di piu’ nei prossimi giorni, sta di fatto che sulle navi americane vigono le regole statunitensi.
L’ordine esecutivo, firmato dal presidente Trump venerdì sera, ha creato confusione nella gestione di molte persone che hanno cercato di rientrare negli Stati Uniti questo fine settimana ed ho l’impressione che saranno molteplici le situazioni come questa capitata ai crocieristi. Sono milioni i viaggiatori nel mondo e partire per un viaggio con norme vigenti ben chiare per fare ritorno con lo stravolgimento delle stesse, non può che creare timore e disagi.
Ieri, un funzionario del Dipartimento di Homeland Security ha dichiarato che le persone provenienti da sette paesi a maggioranza musulmana in possesso di carte verdi, rientrano nell’azione esecutiva del Presidente Trump, quindi verranno sottoposte a blocco temporaneo all’ingresso negli Stati Uniti, questo almeno per 90 giorni.
Non è ancora chiaro se ai titolari della carta verde sarà impedito di rientrare negli Stati Uniti o se dovranno sottoporsi a ulteriori accertamenti.
E’ probabile che anche altri passeggeri in arrivo nei porti statunitensi verranno messi in stato di fermo, e che gli venga vietato di rientrare negli Stati Uniti, oppure nella migliore delle ipotesi saranno soggetti ad un controllo preliminare aggiunto.
Il presidente Trump ha sostenuto che lo scopo dietro l’ordine esecutivo è quello della sicurezza della nazione, ma vietare ai turisti, in possesso di regolare Carta Verde, di rientrare nelle proprie case non pare la via giusta.
Resto in attesa di prossimi sviluppi.
Rosalba Scarrone
Travel and Cruise Blogger
Amministratore di liveboat.it